Dalla capitale francese, il team composto da Ottavio Comotti e Luca Mazzucconi, ha proseguito per 430 miglia fino a Londra, dove ha ormeggiato sotto il Tower Bridge, ma non prima di aver avvistato le bianche scogliere di Dover.
“Siamo stati mesi in lista di attesa per vederci assegnare un posto barca a Londra, ma è normale dato che volevamo ormeggiare in pieno centro, sotto il Tower Bridge, durante i festeggiamenti per il Giubileo della Regina. In generale non abbiamo incontrato problemi con gli ormeggi in nessun porto e i posti barca avevano anche un costo relativamente basso, tra i 15 e i 20 euro a notte. Nelle marine sui canali abbiamo pagato solo una volta, 16 euro, a Capestang”, hanno detto gli organizzatori del Club del Gommone.
L’ottavo team composto da Alessandro di Lelio, Danilo Redaelli e Giuseppe Cervo ha preso i comandi del Nuova Jolly Prince 22 per le 280 miglia della tappa tra Londra ed Amsterdam, in cui ha incontrato una meteo pessima che lo ha costretto a fermarsi a Ramsgate in attesa di miglioramento. Qui, non trovando la disponibilità di camere negli alberghi limitrofi, l’equipaggio ha dovuto dormire a bordo. Fortunatamente, tornato il bel tempo, il team ha proseguito fino a completare una delle tappe più costose dell’intero raid, dato il costo della benzina di 3 euro al litro che ha dovuto sostenere per il pieno a Ijmuiden Port.
Da Amsterdam in poi, il gommone è passato nelle mani di Carmine Fariello e Patrizia Fariello, che hanno compiuto la navigazione più lunga di tutto il raid, 478 miglia fluviali, controcorrente (fino a 9 nodi) fino a Basilea, in Svizzera, con tappa a Strasburgo per la foto di rito davanti al Parlamento Europeo. In questa tappa, e in particolare nelle 140 miglia di navigazione tra Saint Goar e Strasburgo, il fuoribordo Suzuki DF200AP ha mostrato tutta la sua affidabilità, navigando per oltre 10 ore senza mai essere spento.
Da Basilea, il gommone ha fatto rientro a Rosenau, in Francia, per l’alaggio e il completamento definitivo del Raid Europeo 2022.
In totale, i team hanno navigato per 2.928 miglia nautiche, consumando 2.985 litri di carburante, con un consumo medio di 0.9 litri miglio, che saliva a 1,3 litri miglio solo in occasione di navigazioni con marea contraria.
E dopo il Raid Europeo, il Club del Gommone sta già pensando alle prossime avventure: nel 2023 sarà impegnato in un tour italiano rivolto alla sensibilizzazione contro l’inquinamento del mare causato dalle microplastiche; nel 2024, invece, sarà impegnato in un raid dalle finalità sportive.
Al termine del Raid, Il Presidente del Club del Gommone Virginio Gandini ha voluto dedicare un pensiero a tutti gli equipaggi e ai partner di questa impegnativa e affascinante avventura:
“Raid Europeo 2022 - 2.900 miglia, 43 giorni di navigazione effettiva attraverso mari, canali e fiumi di buona parte dell’Europa. Una magnifica avventura che resterà sulle nostre pagine web quasi fosse un portolano, al servizio di chi vorrà ripercorrerla tutta o in parte superando interrogativi e regolamenti necessari per una buona riuscita. Orgoglioso degli equipaggi partecipanti, alcuni già veterani altri nuovi, tutti entusiasti di questa nuova esperienza dove hanno espresso vero spirito di gruppo.
Ringrazio nuovamente Suzuki per averci affidato il DF200AP, fuoribordo che ha girato quasi ininterrottamente tutti i giorni macinando miglia su miglia con qualsiasi condizione meteo e dai consumi contenuti.
Così come ringrazio Nuova Jolly Marine per il Prince 22, un battello di appena sei metri e venti, dotato di spazi confortevoli a bordo e con una carena dolcissima e, l’ormai altro nostro partner storico, Navico Simrad per tutta l’elettronica di bordo, compreso il nuovissimo Chartplotter NSX”.
Alcune informazioni tecniche sul fuoribordo Suzuki DF200AP
Questo 200 HP di Suzuki ha un’architettura con quattro cilindri in linea che vanta prestazioni paragonabili a quelle di un V6, ma con i vantaggi in termini dimensionali e di peso. Per questo con i suoi 225 kg è il 200 HP più leggero oggi presente sul mercato, pesando oltre il 12% in meno rispetto gli attuali modelli V6 di pari potenza.
Oltre a tale caratteristica, questo fuoribordo Suzuki porta con sé alcune soluzioni tecniche d’avanguardia tra le quali ricordiamo:
- vanta una presa d’aria diretta di nuova concezione e la fasatura variabile delle valvole, per una maggiore efficienza termica e prestazioni elevate a tutti i règimi;
- ha 2.867 cc di cilindrata, dunque è un vero “Big Block”, con rapporto di compressione più elevato rispetto alla norma, per garantire accelerazioni fulminee, grazie a valori di coppia elevati già ai bassi règimi;
- è dotato di tecnologia #consumameno (Suzuki Lean Burn), a combustione magra, per ottimizzare il rendimento e ottenere un significativo contenimento delle emissioni e dei consumi fino al 14% in meno rispetto a un motore di pari cilindrata senza dispositivo;
- grazie alla presenza di una potente centralina a 32 bit, il motore gode di un sistema di monitoraggio di tutte le funzioni e del controllo interno dei parametri operativi in tempo reale, per garantire la massima affidabilità.