A fine conferenza c’è stato un importante ed emozionante evento: con a bordo la stampa ed i principali partners, l’Aretusa Explorer si è allontanato qualche miglio dalla costa per rilasciare in mare la tartaruga battezzata “SUZZI”, soccorsa e assistita dal C.Re.Ta.M.(Centro di Referenza Nazionale sul Benessere, Monitoraggio e Diagnostica delle Malattie delle Tartarughe Marine), eccellenza dell’IZS Sicilia.
Il nome della tartaruga è stato mutuato dal green manager di Suzuki, la mascotte SUZZI, creata per diffondere rapidamente, come un emoji, il messaggio di attenzione alla natura che l’Azienda porta avanti da anni con la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, e con le attività quotidiane in cui sono impegnati i propri uomini.
Special guest della giornata sono stati i bambini di Lisca Bianca, organizzazione no-profit che fa del mare e delle attività nautiche un volano di inclusione sociale e lavorativa, che a bordo dell’Aretusa Explorer hanno potuto accompagnare il gruppo per la liberazione della tartaruga SUZZI.
DF300B caratteristiche
I fuoribordo Suzuki DF300B sono gli unici nella loro fascia di potenza a essere dotati di un sistema di propulsione a eliche controrotanti, #afferrailmare (Suzuki Dual Prop), una fiche tecnica capace di fare la differenza in termini di efficienza e di prestazioni.
Il DF300B si basa sul blocco motore sei cilindri da 4,4 litri, lo stesso del DF350A, che ne fa l’unità termica di maggior cubatura fra i V6 da 300 HP oggi presenti sul mercato. Proprio in virtù della sua cilindrata, offre valori di coppia da primo della classe e, grazie al rapporto di compressione di 10,5:1, anche grande affidabilità e un notevole risparmio di carburante.
Altra fiche tecnica da sottolineare, che rafforza l’unicità del Suzuki DF300B, è data dal sistema di aspirazione di cui è dotato, anche in questo caso soluzione mutuata dal più grande DF350A.
Per poter sfruttare al meglio le potenzialità della meccanica, è stato infatti creato un efficace sistema di filtraggio dell’aria immessa dalla calandra e poi trasferita attraverso condotti fino al collettore d’aspirazione. Il Dual Louver System - incorpora nella calandra un doppio filtro composto da lame, ciascuna progettata con una forma precisa, detta “dog-leg”, a zampa di cane, che aiuta a rimuovere impurità dall'aria aspirata e impedisce che l’umidità sia assorbita nella calandra anche sotto forma di finissimo spray - e il Direct Intake System di Suzuki – condotti di aspirazione di nuova concezione e forma - non solo riescono a togliere umidità dall’aria aspirata, ma portano ad abbassare la temperatura dell’aria, rendendola più densa e migliorandone le doti come comburente.
Suzuki ha poi accresciuto l’efficienza nell’utilizzo del carburante. Il combustibile iniettato nei cilindri, infatti, ha anche il compito di raffreddare il cilindro. Per ottenere la massima efficienza è necessario pertanto iniettare il 100% della benzina nell’istante corretto e con un determinato angolo nella camera di combustione. Per raggiungere lo scopo Suzuki ha sviluppato un sistema d’immissione del carburante ancora più preciso e puntuale, il Dual Injector, basato sulla tecnologia a doppio iniettore; utilizzando due iniettori più piccoli in luogo dei tradizionali, si arriva a raggiungere la precisione necessaria e una migliore vaporizzazione.
Sempre grazie all’elettronica raffinata che sovraintende al funzionamento del V6 di cui è dotato il Suzuki DF300B, si deve il #consumameno (Suzuki Lean Burn) ovvero il sistema a combustione magra Suzuki. Utilizzando una rete di sensori che misurano istante per istante una serie di parametri del motore, quali il carico cui è sottoposto, l’apertura del gas, i dati ambientali ecc., il sistema è in grado di calcolare in anticipo e con straordinaria precisione quanta benzina deve essere immessa dal sistema di iniezione all’interno delle camere di combustione, rispetto alla quantità di aria necessaria affinché la combustione stessa risulti quanto più efficiente e ottimizzata. In due parole: + aria - benzina. Ciò garantisce un risparmio di carburante che, specie a velocità costante, in crociera, consente di risparmiare fino a 14% di carburante, diminuendo altresì la quantità di CO2 prodotta, con beneficio per l’ambiente.