Paolo D’Ambrosio, Direttore dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo, ha così commentato la partnership: "Siamo contenti di questa iniziativa pilota, che coinvolge una delle più importanti Aree Marine Protette del Mediterraneo, un Ente di ricerca tra i più attivi al mondo nel campo della biologia marina, e una delle principali aziende internazionali di motori fuoribordo. Aver dotato il gommone dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo di un motore Suzuki della nuova generazione, che oltre ad avere una grande efficienza nei consumi e ridurre al minimo le emissioni, è provvisto di un filtro in grado di trattenere microplastiche, ci consentirà di svolgere al meglio i nostri compiti istituzionali. Infatti, ci permetterà di svolgere l’attività ordinaria di controllo della riserva e, nello stesso tempo, monitorare lo stato di salute delle nostre acque attraverso l’analisi dei filtri da parte dei ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, capitanati dal Prof. Antonio Terlizzi. Questa esperienza pilota, se darà risultati positivi, potrà essere replicata in tutti i mari del mondo e, seguendo l’approccio della Citizen Science, potranno essere monitorate le micropalstiche presenti nel mare, grazie al coinvolgimento dei diportisti e attraverso la creazione di adeguati centri di raccolta dei filtri usati."
Il Prof. Antonio Terlizzi, Dirigente di Ricerca, Direttore del Dipartimento di Ecologia Marina Integrata responsabile della Stazione Zoologica Anton Dohrn ha dichiarato "Ad oggi, l'inquinamento da plastica, soprattutto la frazione più piccola conosciuta come microplastica, rappresenta una minaccia globale per l'ecosistema marino. Mentre navighiamo nella complessa rete di implicazioni ecologiche, economiche e anche sanitarie, è necessario uno sforzo concreto per colmare i gap di conoscenza esistenti, sviluppare strategie di mitigazione efficaci e promuovere la consapevolezza globale. La Stazione Zoologica prende parte attivamente a questa iniziativa pilota, che consentirà di costruire un sistema di integrazione nel tempo e nello spazio di dati già esistenti in letteratura scientifica, volto a migliorare e a monitorare costantemente i livelli di questi contaminanti emergenti in aree di interesse come l'Area Marina Protetta Porto Cesareo. I risultati che saranno realisticamente ottenuti da questa esperienza ci proiettano verso uno scenario di utilizzo in larga scala di questa metodologia di raccolta dati. Solo attraverso una comprensione globale della questione possiamo sperare di salvaguardare gli oceani e preservare il delicato equilibrio degli ecosistemi interconnessi del nostro pianeta."
Francesco Sena, famoso apneista italiano, sarà il testimonial di questa innovazione, arricchendo il racconto con la sua esperienza diretta e dimostrando come ognuno di noi possa fare la differenza.